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venerdì 4 febbraio 2011

Che Pretese!



Dovrebbe essere cosi facile, cosi naturale essere un alchmista ed invece è la natura più ostica da interpretare.
Quello che più mi da noia è il fatto che io credo fortemente sia cosi...nel senso...io sento dentro questa natura, questa essenza dell'uomo, ma non riesco a scrollarmi di dosso la sola natura umana e a vivere contemporaneamente tutti gli stati dell'essere che so esistono in noi.
E' dovuto a tante cose.
La paura di osare, la mancanza di coraggio,il sentirsi in balia di emozioni e sentimenti da non trovare il bando della matassa.
Però quello che veramente mi stanca e mi svuota è il contorno.
Basta la mia mediocrità, vorrei non vedere e sentire addosso quella degli altri.
Basta la mia cecità a farmi sentire vuota e non vorrei subire quella degli altri.
Basta la mia superficialità a stringermi il cuore per l'amarezza vorrei non veder posta in essere quella degli altri.
Che pretese, eh?
Già...quando non si arriva all'uva si dice che è acerba e quando ci si sente piccoli si deve dare la colpa agli altri perchè mal comune mezzo gaudio, come si dice.
Si forse è un pò cosi....però è anche vero che quando si sente dentro questa forza PREPOTENTE di cambiare se stessi, di smettere di sentirsi SNATURATI, hai necessità di cambiare vicini, di cambiare compagni di viaggio, di non essere influenzata, schiacciata, demotivata.
Ma anche qui, cara la mia MANU, è questione di scelte, è questione di coraggio.
Chiedi e ti sarà dato.
Osa.
E Così Sia.
Buona giornata.
P.S. Benvenuto al piccolo Marco.

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